Real Estate DATA HUB - Q1 e Q2 2022

Una delle più recenti novità è il mancato rinnovo della misura nel nuovo Decreto aiuti, in quanto essa non verrà prorogata ulteriormente al 2023 e resteranno valide le scadenze previste dall’ultima Legge di Bilancio; unica proroga è quella prevista per lo stato avanzamento lavori di almeno il 30%, che è posticipato dal 30 giugno al 30 settembre 2022. Il motivo potrebbe risiedere nelle risorse a disposizione, che sarebbero terminate: le cifre stimate dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio (circa 33 mld) sono state superate già dalla precedente

rilevazione ENEA del 31 maggio, prima del termine della misura. Restano a grandi linee invariate sia la distribuzione per tipologia di edificio, circa 15% condomini, 53% edifici unifamiliari e 32% unità indipendenti) sia la distribuzione geografica del numero di interventi: la misura continua ad essere utilizzata per quasi il 50 per cento da regioni del Nord Italia (il 36 per cento costituito solo da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna), per il 31 per cento dal Sud e dalle isole e per la restante parte dal Centro Italia.

COSTI MATERIE PRIME 1.3

Dopo la fase calante che ha caratterizzato l’andamento dei prezzi nella parte finale del 2021, una decisa spinta in risalita al prezzo delle materie prime è stata data dall’inizio del conflitto russo ucraino, che ha comportato interruzione delle catene di approvvigionamento, maggiori costi dei fattori produttivi e maggiore rischiosità. C’è stato, quindi, un aumento a partire dai primi mesi del 2022; tra i metalli ferrosi, l’acciaio ha subito uno dei rincari più rilevanti rispetto al periodo pre Covid, raggiungendo a inizio marzo un aumento del 160% rispetto a gennaio 2019. Il rame, invece, è soggetto ad una minore volatilità rispetto agli altri materiali: risulta comunque in aumento ma segue un trend più costante (+82% a inizio marzo e +70% a fine maggio). Il legname è stato, anche in questo caso, uno dei materiali con la crescita più intensa; tuttavia, dopo il picco a inizio marzo, quando l’incremento rispetto

a gennaio 2019 ha raggiunto il 360%, il valore ha iniziato a scendere, ma si attesa comunque significativamente al di sopra del periodo pre pandemia (+140% nella seconda metà di maggio). Da maggio è possibile osservare un andamento decrescente dei prezzi; essi restano comunque a livelli ben superiori a quelli pre-pandemici (in media +50% per rame, alluminio e acciaio e +100% per legno e ferro), ma hanno subito una riduzione rispetto ai picchi raggiunti all’inizio del conflitto. Questa nuova fase dei prezzi sembra però essere caratterizzata da una maggiore volatilità, che crea pressioni sulle attività di approvvigionamento; a tal proposito, poichè la maggior parte dei materiali è scambiata in valuta statunitense, contribuisce negativamente anche l’apprezzamento del dollaro rispetto all’euro: il tasso di cambio €/$ è passato da 1,23 di gennaio 2021 a 1,05 attuale.

ANDAMENTO DEI PREZZI 2019-2022 (BASE 2 GEN.2019)

Fonte: LME – Market insider, ANCE

450 400 350 300 250 200 150 100

RAME

ALLUMINIO

ACCIAIO

LEGNO

15/01/2019

15/03/2019

15/05/2019

15/07/2019

15/09/2019

15/11/2019

15/01/2020

15/03/2020

15/05/2020

15/07/2020

15/09/2020

15/11/2020

15/01/2021

15/03/2021

15/05/2021

15/07/2021

15/09/2021

15/11/2021

15/01/2022

15/03/2022

15/05/2022

15/07/2022

FERRO

11 Analisi andamento mercato immobiliare I° semestre 2022

Made with FlippingBook Learn more on our blog